Intervista ad Andrea Filippini, birraio e socio fondatore

Come siete arrivati a diventare birrai? Quale è stata la vostra ispirazione?

“Abbiamo fondato l’azienda vitivinicola Siemàn nel 2014, con l’obiettivo di coltivare i vigneti con metodo biologico e di produrre vino naturale. Nel frattempo il nostro attuale birraio Andrea, socio fondatore assieme ai fratelli Marco e Daniele, continuava la propria passione da homebrewer, sperimentando moltissimo nel mondo delle fermentazioni miste e spontanee. Nel 2017 si presentò l’opportunità di avviare un birrificio esclusivamente spontaneo, e così nacque il birrificio.”

Quale è la vostra filosofia quando si tratta di creare una birra nuova?

“Ogni birra nasce da un’intuizione, che viene o dalle nostre esperienze, o dai nostri gusti personali, o da quello che succede in vigneto (molte birre sono prodotte con aggiunta delle nostre uve). Inoltre, ci piace molto sperimentare, ibridare stili diversi, uscire dagli schemi e superare alcuni confini.”

Quale è la vostra birra preferita che avete prodotto e perché?

“Une delle birre che amiamo di più è Bucce. Si tratta di una birra 100% spontanea, maturata 18 mesi in botti di rovere, alla quale aggiungiamo le vinacce delle noste migliori uve bianche, appena uscite dalla pressatura in cantina. È la birra che forse esprime al meglio la nostra filosofia aziendale.”

Quali sono le sfide principali che incontrate nel mestiere di birraio?

“Sicuramente la parte più complicata è la gestione della burocrazia, soprattutto per un birrificio come il nostro che esporta in tutto il mondo e che produce birre a lunghissima maturazione, che spesso risultano da blend di birre diverse, così come dall’aggiunta di ingredienti in momenti distanti rispetto a quando è stato brassato il mosto. Inoltre dedichiamo moltissimo del nostro tempo a spiegare le nostre birre, perché riteniamo che un prodotto così complesso si apprezza meglio se si conosce il percorso produttivo che lo ha generato.”

Quali sono le sfide maggiori nel mercato per le vostre birre?

“Sicuramente il prezzo alto deve essere giustificato, quindi il prodotto va spiegato alle consumatrici ed ai consumatori. Solo un cliente che capisce l’unicità delle nostre birre è disposto a pagare il maggiore prezzo rispetto ad altre birre.”

Quali tendenze o innovazioni vedete nel futuro della birra?

“Crediamo che ormai ci siano pochi stili ancora da scoprire. Riteniamo che nel medio-lungo termine il consumo si concentrerà molto sulle birre a bassa fermentazione, così come sulle birre luppolate di stampo americano.”

Ci potete svelare se a Mendrisio porterete birre nuove?

“Molte nostre birre sono stagionali, o one shot, quindi è probabile che porteremo birre nuove. In ogni caso, ogni lotto di produzione della stessa birra può essere diverso dal lotto precedente, quindi ogni birra è sempre una nuova scoperta.”

Il birrificio Siemàn (sei mani) sorge sui Colli Berici, in provincia di Vicenza. Il birrificio è circondato dai suoi vigneti e dal bosco, e include anche la cantina vinicola. Siemàn è un laboratorio fermentativo, dove le sperimentazioni sono quotidiane. Il birrificio dispone di 30 botti da 500 litri così come di 5 fermentatori troncoconici da 1’000 litri. Tutta l’uva e tutta la frutta impiegata è fresca di raccolto, le birre esprimono il loro territorio e l’ispirazione del birrificio