Intervista ad Alessio “Allo” Gatti, birraio e socio fondatore

Come siete arrivati a diventare birrai? Quale è stata la vostra ispirazione?

“Parlo a nome mio. Ho bevuto la mia prima birra artigianale a Budapest, in gita scolastica. Fino ad allora bevevo solo birre industriali, però ero incuriosito dalle Weizen e dalle birre belghe. Al ritorno dal viaggio a Budapest, folgorato, ho mosso mari e monti per recuperare ogni informazione possibile, a quei tempi non c’era ancora Internet. E al pranzo di fine anno scolastico abbiamo mangiato con le mie birre.”

Quale è la vostra filosofia quando si tratta di creare una birra nuova?

“Noi di Canediguerra siamo amanti degli stili classici. Personalmente li trovo affascinanti, sia per la loro storia che per il contesto di consumo. Sono birre che non stancano mai, a differenza di quelle modaiole, che vanno e vengono. Ovviamente poi anche noi ci divertiamo a produrre birre un po’ pazzerelle. Il consiglio che posso dare sempre agli aspiranti birrai è quello di avere le idee in chiaro su ciò che si vuole produrre. Non c’è buon vento per il marinaio che non sa dove andare.”

Quale è la vostra birra preferita che avete prodotto e perché?

“Domanda alla quale faccio fatica a rispondere. Tendo a preferire le birre a bassa gradazione alcolica, ma non rinuncerei a nessuna delle nostre birre. Ognuna ha il suo momento per essere bevuta.”

Quali sono le sfide principali che incontrate nel mestiere di birraio?

“Sono nato nel millennio scorso e ho aiutato questo movimento a crescere. Un birraio non deve mai smettere di diffondere la cultura della birra, anche se è faticoso. Poi non bisogna mai avere un atteggiamento spocchioso.”

Quali sono le sfide maggiori nel mercato per le vostre birre?

“Una buona fetta della nostra produzione è rappresentata da stili classici, siamo stati i primi ad avere questo approccio. Siamo quindi distanti da una visione modaiola e hype. È una strada dura, che però permette di non doversi piegare alle regole del mercato, creando così un’aziende solida, al riparo dalle mode del momento, che non dobbiamo per forza rincorrere.”

Quali tendenze o innovazioni vedete nel futuro della birra?

“Previsione difficile da fare. Sicuramente un trend molto grande è quello delle birre analcoliche, ci sono tante buone ragioni per produrle, anche se per me, da vecchio dinosauro, è ancora un po’ difficile da comprendere.”

Ci potete svelare se a Mendrisio porterete birre nuove?

“Le possibilità che accada sono sicuramente ottime. Non svelo di più e lo lascio scoprire alle visitatrici ed ai visitatori del Festival.

Il birrificio Canediguerra si trova ad Alessandria (Piemonte), dove è stato fondato nel 2015. Il nome del birrificio è ispirato ad una canzone di Franceso de Gregori, “Quattro cani”. Si tratta senza ombra di dubbio di uno dei migliori birrifici artigianali, non solo in Italia. Le birre disponibili tutto l’anno sono confezionate in bottiglia, quelle limitate così come le collaborazioni con altri birrifici in lattina.